Carlo Ratti: la copertura Sun&Shade incanta Dubai

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(Architetturasostenibilie.it) – L’ufficio internazionale del design e dell’innovazione Carlo Ratti, in collaborazione con il Museo del futuro di Dubai e con la consulenza dell’azienda internazionale di ingegneria del clima Transsolar e dello studio del design digitale Amos, ha sviluppato Sun&Shade, una copertura che protegge dalla radiazione solare, genera giochi di luce e produce energia.

Un primo prototipo funzionante della copertura Sun&Shade è stato presentato il 14 febbraio 2017 durante la mostra “Reimagining Climate Change” al Museo del futuro di Dubai.

Antonio Atripaldi, project manager di Carlo Ratti Associati, ha ben espresso le funzionalità della copertura Sun&Shade:

“Il baldacchino è un’infrastruttura di metà potenza e metà architettura per lo spazio pubblico. Con la sua natura ibrida, ci permette di avere un maggiore controllo sul nostro ambiente. Nel prossimo futuro possiamo immaginare di estendere la copertura per coprire strade o piazze aperte in climi caldi e aridi come Dubai, permettendo alle persone di godere all’aria aperta tutto l’anno. Viceversa, in un luogo freddo potremmo concentrare i raggi sotto il baldacchino, per riscaldare l’ambiente “.

Il progetto della copertura Sun&Shade di Carlo Ratti

La copertura Sun&Shade è composta da una piattaforma bucherellata e una serie di specchi circolari che girano intorno ad un doppio asse baricentrico, assecondando la posizione solare. Ruotando su se stessi, gli specchi consentono il totale controllo della penetrazione dei raggi solari, regolando i livelli di ombreggiatura e raffreddamento al di sotto della copertura. I raggi solari riflettenti non cadono a terra ma vengono assorbiti da un ricevitore fotovoltaico capace di generare energia elettrica. Si tratta, quindi, di una nuova interpretazione di impianto di energia solare concentrata (CSP) che, grazie alla sua diretta gestione, può essere utilizzato in tutti i tipi di ambienti, purché ovviamente soleggiati.

Un utente dovrà controllare gli input necessari per orientare i vari specchi, gestendo le variabili ambientali che interagiscono naturalmente con le persone. Lo scopo, oltre a quello di regolare la penetrazione dei raggi solari al di sotto di una copertura, è legato al riuscire a controllare digitalmente le ombre. Ciò significa che, mentre il sole continua a distanza a riscaldare, lo spazio sotto l’infrastruttura si raffredda. Contemporaneamente l’infrastruttura stessa produce energia elettrica. A livello estetico, al di sotto della copertura, le persone, oltre al comfort, si godono anche delle meravigliose imagines lucis.

Questo tipo di struttura può consentire alle grandi città, come per esempio Dubai, di avere spazi all’aperto con temperature confortevoli tutto l’anno, producendo in contemporanea energia elettrica pulita.

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