Rigenerarsi con l’energia delle pietre e delle piante

(Lifegate.it) – Alle soglie della primavera è possibile rigenerarsi con l’energia delle pietre e delle piante “rubando” la luce al fuoco dei vulcani e al sole con zeolite, clorofilla e zafferano.
Inquinamento, stress e cure farmacologiche prolungate possono appesantire il metabolismo. Alle soglie della primavera la pelle è spesso appannata, l’intestino pigro, le energie sono sottotono. Per ripartire è possibile rigenerarsi con l’energia delle pietre e con quella delle piante.
Questo minerale è di origine vulcanica, estratto dalla lava incandescente quando viene a contatto con l’acqua salmastra. La sua struttura è costituita da particelle porose che introdotte nel corpo si comportano come piccole spugne. Nell’intestino la zeolite assorbe i metalli pesanti e i radicali liberi per poi portarli all’esterno con le feci, dunque lavora come un perfetto antiossidante con attività rigenerativa. Il miglioramento metabolico porta grande beneficio sia alle prestazioni fisiche che a quelle mentali, con giovamento per la resistenza fisica, per la concentrazione e per la forza immunologica. La zeolite è in vendita in polvere e in compresse, se ne consiglia l’utilizzo per un mese assumendola con un bicchiere colmo d’acqua.
È il pigmento delle piante e la loro linfa benefica coglie il meglio della radiazione solare trasformando la luce in nutrimento. Solo la clorofilla ha questo potere di accogliere le radiazioni solari e convertirle in energia, per questo alle soglie della primavera è adatta al nostro benessere. Nelle verdure è presente nei broccoli, nei cavoli, nella barba di frate, in tutte le insalate a foglia scura dal tarassaco agli spinaci. Nei centrifugati si può preparare dall’erba di grano, ricca di clorofilla e micronutrienti, un ottimo detox verde con cui iniziare la giornata. Malgrado il nome “erba di grano” è adatta a tutti, grandi e piccoli, anche celiaci. Ottima per la cura dell’anemia, per rigenerare la flora batterica e per contrastare i radicali liberi.
Zafferano
È una spezia calda e solare che nasce dal pistillo di un fiore che irrompe nei prati all’esordio di primavera. È pregiata in molte cucine tipiche sia occidentali sia orientali e il suo colore giallo intenso trasmette allegria già nell’intensità cromatica. Il suo estratto fitoterapico è il safranale, un antidepressivo naturale che vanta ottimi studi fitoterapici. Rispetto alle comuni benzodiazepine il safranale ha dimostrato pari efficacia nei disturbi depressivi di intensità lieve-moderata ma minori effetti collaterali rispetto ai farmaci. L’estratto si trova in vendita in compresse. Il suo successo è dovuto alla modulazione della serotonina, il neurotrasmettitore che regola il tono dell’umore e che risente molto dell’esposizione alla luce del sole. Un buon motivo per ricordare che una vita all’aria aperta è un ottimo incentivo alla felicità.
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